Assetto e posizione del cavaliere in sella permette a quest’ultimo di condurre il cavallo, con il minor sforzo possibile da parte del cavaliere e con il minor impedimento possibile da parte del cavaliere sul movimento del cavallo. Senza un assetto ed una posizione corretta il cavallo non obbedirà ai nostri ordini e sarà impedito nel suo movimento naturale. Ogni tipologia di monta (monta da lavoro, monta classica o sportiva) richiede un assetto ed una posizione differenti, per raggiungere scopi ed obiettivi che spesso sono diversi l’uno dall’altro: la monta da lavoro (western dei cow-boy o maremmana dei butteri) serviva a stare in sella per molte ore consecutive, su di un cavallo al passo e solo occasionalmente erano necessarie rapidissime puntate al galoppo per recuperare un capo di bestiame; la Monta Classica Italiana (o Capriliana) serviva a permettere ad un militare a cavallo di operare alle diverse andature su qualsiasi tipologia di terreno con l’obiettivo di mantenere nella miglior efficienza possibile cavallo e cavaliere.
La monta sportiva quella che oggi giorno si definisce inglese, attinge le sue tecniche dalla monta classica Capriliana rielaborandola nel salto ostacoli, nel dressage, e nel completo.
I mezzi di cui dispone un cavaliere per comunicare la propria volontà al cavallo sono:
- Assetto e Posizione: “aiuto Primario”: Con i quali il cavaliere suggerisce al cavallo andatura e direzione.
- Gambe e Mani: “aiuto Secondario”: Con le gambe si gestisce la flessione del costato del cavallo; con le mani si corregge l’equilibrio del cavallo.
- Aiuti Sussidiari: speroni e frustino, ed ogni altro attrezzo (redini tedesche, gogue, chambon, redini fisse, ecc.)